Regolare o registrare il cambio di una bicicletta è un’operazione piuttosto semplice ma richiede alcune procedure mirate per rendere il mezzo pienamenente efficiente.
La corretta alimentazione per chi va in bicicletta
L’alimentazione è uno dei fattori che maggiormente concorrono alla realizzazione di una forma fisica ottimale, presupposto necessario per il massimo rendimento atletico. Non esistono alimenti “magici” o diete particolari che possano migliorare la prestazione atletica. Solo una sana e adeguata alimentazione contribuisce a rendere l’organismo efficiente ed in grado di affrontare gli impegni di allenamento e di gara. L’alimentazione degli atleti deve tenere conto delle caratteristiche antropometriche individuali e degli specifici programmi di allenamento, nonché della programmazione degli impegni agonistici.
Cosa mangiare quando si va in bicicletta
Per gli sport di resistenza, dove prevale la componente aerobica, come il ciclismo, bisogna privilegiare gli alimenti ricchi di carboidrati (CHO) complessi e tenere basso l’apporto di zuccheri semplici. Quindi consumare quotidianamente: pane, pasta, riso, cereali, legumi, patate, biscotti, crackers.
APPORTO CONSIGLIATO DI MACRONUTRIENTI:
60% CHO
25% LIPIDI;
15% PROTEINE
Alimentazione e bicicletta: il consumo carboidrati
Un apporto di CHO fino ad un massimo di 60% è necessario negli sport di lunga durata (endurance). I CHO devono essere prevalentemente polisaccaridi (45-50%) rispetto agli oligosaccaridi (10-15%), quindi ridurre l’apporto di zuccheri semplici (=zucchero, fruttosio, marmellate, miele, ecc…). Nei giorni che precedono una gara di lunga durata, l’atleta deve arrivare con il massimo carico di CHO; è consigliabile aumentare la quota fino al 70% nei giorni che precedono una gara lunga e sostenuta (70-75% VO2 max).
L’apporto dei grassi
1/3 grassi saturi, 1/3 grassi monoinsaturi, 1/3 grassi polinsaturi.
50% da origine animale (latte, formaggi, carne) e 50% origine vegetale (olio, burro, lardo), facendo in modo che il grasso usato come condimento sia costituito quasi esclusivamente da olio extra vergine d’oliva.
Il consumo di proteine per chi va in bicicletta
Non superare i 2,0 gr di PT su kg di peso corporeo, in quanto non ci sono vantaggi in termini di aumento di massa muscolare.
Le prestazioni sportive di lunga durata (aerobiche) protratte per più di 60 minuti richiedo intorno ai 1,2-1,4 gr/kg. L’origine di queste proteine è per la maggior parte animale (latte o derivati, carne, pesce) e in misura minore di origine vegetale (ceci, fagioli, piselli).
A cura della Dott.ssa Maria Pia Chiacchio
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Come regolare i freni della bicicletta
La regolazione dei freni della bicicletta è possible intervenendo sulla tensione del cavo dell’impianto di frenata.
Stringendo il registro dell’impianto frenante e quindi distanziando il pattino e il cerchio della ruota si diminuisce la tensione del freno, viceversa allentandolo si aumenta la tensione del cavo del freno e dunque si avvicina il pattino al cerchio della ruota. In pratica più aumenta la tensione del cavo più si riduce il tempo di frenata.
In base alla tipologia di bicicletta e al tipo di tracciato che si intende percorrere è possibile così trovare la tensione ottimale.
Non sempre, tuttavia, i pattini del freno sono equidistanti dal cerchio della ruota; in tal caso sarà necessario intervenire sulla vite del corpo principale del freno. E’ indispensabile in questo caso stringere la vite dalla parte in cui il pattino è più vicino al cerchio e allentarla dall’altra esercitando lo stesso numero di giri sia che si stia avvitando sia che stia svitando.
Infine è molto importante verificare sempre lo stato di usura dei pattini dei freni della bicicletta prima di intervenire con questa operazione: qualora siano particolarmente usurati è fondamentale sostituirli poiché questo è il primo requisito che può rendere l’impianto di frenata sicuro ed efficiente oppure no.
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